TEATRO CANTIERE – RASSEGNA 2025-26

Teatro Cantiere è la stagione teatrale di Cantiere 26, centro giovani di Alto Garda e Ledro, curata da Riccardo Tabilio e sostenuta da Fondazione Caritro e Piano B: una volta al mese, da novembre a marzo, voci nuove, divertimento ed emozioni, insieme a giovani artiste, artisti e compagnie provenienti da tutta Italia.

Non solo spettacoli: Teatro Cantiere mette in contatto artisti, giovani compagnie, start-up dello spettacolo dal vivo, e studenti delle scuole superiori: attraverso il progetto Professionisti dello spettacolo dal vivo il teatro entra in classe.

Vuoi far parte del nostro gruppo di spettatori e spettatrici partecipanti? Entra anche tu in Voci della Ribalta, scopri come funziona il teatro dietro le quinte e conosci gli artisti di scena a Cantiere 26.

LIDIA. STORIA DI UNA MASCA

COMPAGNIA SALZ

21 NOVEMBRE h. 20:45

Lidia nasce femmina e muore cinghiale. È una levatrice ed è accusata di essere masca, una strega. La sua storia è quella di un mondo dove la fede e la superstizione si mescolano e recuperando i miti della strega dell’arco alpino, dal Piemonte al Friuli, racconta la condizione di repressione della donna che nello slancio irrazionale, ferino, trova la sua liberazione. Lidia è una storia che parla di libertà.

TOMATO SOAP

MANIMOTÓ

26 NOVEMBRE h. 20:45

Gianni e Gilda si incontrano, si innamorano, si sposano. Ma la loro relazione, tossica, deraglia. Gianni e Gilda non sono esseri umani. Sono muppet di gommapiuma
a grandezza umana, sapientemente manipolati a vista
in scena: un racconto lieve, visuale, muto e musicale che non rinuncia ad affrontare un tema caldo, accompagnando il pubblico al limite della risata,
là dove il tragico diventa grottesco.

SHAKESPEAROLOGY

SOTTERRANEO

20 DICEMBRE h. 20:45

«È da un po’ di tempo che volevamo usare il teatro per incontrare Sir William Shakespeare in carne e ossa e fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena»
Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona: finalmente, dopo secoli di silenzio, è lui a dire la sua.

TUTTO È KABARETT

CAFFÈ HERTZ

26 GENNAIO h. 20:45

È il 1933 quando la scrittrice viennese Lili Grün pubblica il suo romanzo d’esordio, Alles ist Jazz («Tutto è Jazz»), in cui un gruppo di giovani artisti squattrinati mette su un locale di cabaret nella Berlino degli Anni Venti: un successo. Meno di dieci anni dopo Grün termina la sua vita in un lager. Nel 2018 la casa editrice trentina Keller riscopre e ripubblica il libro in italiano: Caffè Hertz ne fa uno spettacolo teatrale in cui il racconto di Elli, la protagonista del romanzo, si intreccia a una riflessione sulla memoria del Nazismo e sulle persecuzioni di intellettuali e artisti, attraverso una ricerca sul linguaggio del cabaret e della musica.

IL PAESE DELLE FACCE GONFIE

LA CONFRATERNITA DEL CHIANTI

14 FEBBRAIO h. 20:45

Il paese delle facce gonfie racconta un pezzo di storia d’Italia attraverso gli occhi ingenui – ma attenti – di Poldo. Un uomo che affronta la vita con lo sguardo di un bambino, ma che, proprio per questo, è in grado di cogliere il bello e il brutto nella loro essenza. Nel testo si racconta del Boom, di quel periodo in cui nel Belpaese tutto sembrava possibile grazie all’industrializzazione e al progresso tecnologico e scientifico. Poldo racconta questo passaggio con entusiasmo, fino a scontrarsi con gli “effetti collaterali” di uno sviluppo industriale senza controllo: incidenti sul lavoro, disastri ambientali, malattie incurabili che rendono “la faccia gonfia”.

E CIÒ CHE SARÀ

OFFICINA CARBONARA

14 MARZO h. 15:00

Una storia sulla fine del mondo, sul cambiamento climatico, su ciò che sarà il futuro… o meglio, su quello che potrebbe essere. E ciò che sarà è una passeggiata immersiva che conduce il pubblico fino alla cima di una montagna, fino in fondo alla strada, dove finisce ogni possibilità di andare oltre, là dove tutto finisce per forza, dove c’è posto solo per qualcosa di veramente nuovo. La performance, audioguidata con un sistema di radiocuffie, propone al pubblico un’esperienza collettiva di ascolto e cammino. Mette i partecipanti in contatto diretto con i segni del cambiamento climatico e, al contempo, con la storia del genere umano, con il suo bisogno di qualcosa di più, con il suo desiderio di futuro.